Organizzando un matrimonio. Il simposio etrusco
A cura di Daniela De Angelis e della Legio XXX Ulpia Victrix APS.
Da un’idea di Daniela De Angelis e Ettore Pizzuti.
Regia, sceneggiatura, scenografia e scenotecnica a cura di Ettore Pizzuti
Costumi di Ettore Pizzuti
Consulenza scientifica a cura di Daniela De Angelis.
Con: Alessandro Asci, Rino Colagrossi, Italo Donfrancesco, Emilia Gregori, Ettore Pizzuti, Laura Spuntoni, Flavia Tersigni, Leonida Tersigni, Settimio Tersigni.
Siamo in Etruria meridionale, Tarquinia V sec. a.C., durante un dopocena i rispettivi genitori di due promessi sposi organizzano il futuro dei loro figli.
È questa l’occasione per le due coppie di tessere le lodi dei propri virtuosi figli, non trascurando di elencare i generosi lasciti che questi riceveranno in dote e i tanti beni che un domani erediteranno, vantando il loro status sociale di ricchi aristocratici.
Le loro riflessioni rispecchiano il cambio di un’epoca nella società etrusca. I nobili, dapprima latifondisti, si dedicano ora ai commerci e alle produzioni artigianali, al fine di conservare il divario economico nei confronti di una borghesia emergente, attività che nel periodo dei principi sarebbero state inaccettabili.
La scenografia trae spunto dalle raffigurazioni relative alle tombe dipinte di Tarquinia e da altre rappresentazioni iconografiche e da reperti archeologici appartenenti al periodo storico considerato.
Durante la rappresentazione teatrale viene illustrato il funzionamento del simposio nei suoi aspetti conviviali e rituali, inoltre si ipotizza una correlazione tra il gioco del kottabos e alcune scene di danza rituale presenti sia nella Tomba della Pulcella di Tarquinia che nella Tomba della scimmia di Chiusi.
Una voce narrante racconterà al pubblico i collegamenti tra le raffigurazioni prese in considerazione e le scene recitate dagli attori, al fine di una più chiara comprensione della rappresentazione.