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Un progetto di

Il progetto è vincitore dell’Avviso Pubblico biennale “Culture in Movimento 2023 - 2024” di Roma Capitale

Sarà necessario addentrarsi “nei campi e nei vasti palazzi della memoria” come li definiva Agostino …. Maurizio Bettini, Roma, città della parola, Oralità Memoria Diritto Religione Poesia Einaudi 2022 p39

Teatro Mobile propone per il biennio 2023 2024 una serie di eventi site specific, realizzati con forme sperimentali di “viaggio sonoro” ad impatto zero, per la valorizzazione di alcuni dei luoghi della città di Roma. Dopo il successo dell’edizione 2023, siamo a proporre le iniziative del 2024.
Il progetto, rivolto gratuitamente ai fruitori interessati (cittadini e visitatore di ogni età), punta alla riscoperta di nuove percezioni di luoghi, noti e meno noti, dal centro alla periferia, con proposte pilota che si intende sviluppare in futuro. Il progetto contiene, sviluppa e trasforma le forme del teatro, del concerto e della divulgazione scientifica e punta alla realizzazione di progetti artistici ed umanistici nel tempo odierno con l’utilizzo delle tecnologie digitali. Una serie di “viaggi” con ascolto e visione dei luoghi, in apposite drammaturgie site specific, ideate per nuove originali fruizioni “ad impatto zero” tese alla scoperta e alla valorizzazione di alcuni dei luoghi dell’anima della città di Roma.

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TEATRO MOBILE è un progetto multidisciplinare, realizzato grazie ad una pluriennale esperienza, che vuole proporre in modo sistematico nuove attività spettacolari ed artistiche per la valorizzazione dei luoghi del nostro straordinario patrimonio culturale (artistico, archeologico, museale e paesaggistico).


Gli eventi del Teatro Mobile sono sempre ad impatto zero: i mezzi tecnici impiegati sono strumenti portatili e autoalimentati e la mancanza di allestimenti tradizionali rendono gli eventi completamente ecosostenibili. Nel tempo dell’individualità e della solitudine, nel desiderio-bisogno di percorsi di ascolto indipendenti ed esclusivi, abbiamo ideato una formula sperimentale per un utente fruitore-spettatore-visitatore. Con l’uso della trasmissione in tempo reale e/o pre- registrate via radio in cuffia e della tecnologia di controllo digitale, lo spettatore partecipa all’evento (anche itinerante) ascoltando la partitura testuale, sonora e musicale, dalla cuffia, incontrando nel suo movimento i luoghi e i corpi.
Gli accadimenti, visivi e spaziali, sono le azioni attoriali dal vivo: spazi attraversati e visioni
spettacolari, messinscene pensate come installazioni con coinvolgimento di attori, esperti e musicisti dal vivo.
L’idea nuova di un’“attività culturale” innovativa come quella del Teatro Mobile appositamente ideata per la valorizzazione (nell’assoluto rispetto) del luogo “bene culturale”, è di fornire una nuova percezione, (trasformazione), del luogo “altro” in cui si entra, varcando la soglia, per scelta e necessità. “Nuove opere” in nuove forme e con nuovi contenuti: testi appositamente tradotti, adattati o riscritti dal nostro patrimonio storico, con artisti anche giovani e di ogni “disciplina” (teatro, musica, arti visive).
L’ascolto in cuffia fortemente coinvolgente non ha “impatto acustico” e non crea alcun disturbo ai visitatori tradizionali. L’idea del movimento dell’utente evita assembramenti, sovraffollamenti controproducenti sia per la sicurezza di luogo e persone sia nelle nuove eventuali misure contro epidemie virali. Teatro Mobile non prevede alcun allestimento particolare ed è quindi completamente eco-sostenibile: il suo impatto, essendo anche concordato il numero massimo dei partecipanti ammessi, è quindi analogo a quello di una visita guidata. Gli eventi si realizzano senza consumi di trasporto, senza consumi elettrici e senza alcuna manomissione delle situazioni locali e ambientali.


Testi scelti in funzione del luogo, scritture di opere inedite presentate in forme inedite, per cercare, dei luoghi del patrimonio culturale, la loro memoria, spesso nascosta dalla sua mancata tutela, o dalla sua fruizione esclusivamente turistica e commerciale. Gli eventi non sono riproduzione o replica di precedenti esecuzioni, ma nuove produzioni site specific, ideate e pensate per i luoghi in cui si svolgeranno. Un’importanza fondamentale riveste il luogo dove gli eventi si svolgeranno, non contenitore ma “contenuto” esso stesso del progetto sperimentale.
L’idea nuova di un’“attività culturale” innovativa come quella del Teatro Mobile appositamente ideata per la valorizzazione (nell’assoluto rispetto) del luogo “bene culturale”, è di fornire una nuova percezione, (trasformazione), del luogo “altro” in cui si entra, varcando la soglia, per scelta e necessità. “Nuove opere” in nuove forme e con nuovi contenuti: testi appositamente tradotti, adattati o riscritti dal nostro patrimonio storico, con artisti anche giovani e di ogni “disciplina” (teatro, musica, arti visive).


La grande qualità culturale del progetto non contraddice la sua volontà di divulgazione: gli eventi infatti si rivolgono ad un pubblico vasto ed eterogeneo, nella certezza che l’incontro e lo scambio tra persone di diversi interessi e provenienze sia un’occasione unica di arricchimento sociale e culturale.

L’evento (durata: ca. 1 ora) è realizzato da artisti (attori e/o musicisti) e tecnici (fonici, assistenti alla gestione e accoglienza pubblico). Sono possibili movimenti in gruppo, ma anche movimenti solitari con attivazione di trasmissione dedicata per ogni zona attraversata, oppure trasmissione multicanale simultanea con linee parallele dedicate: traduzioni simultanee in altre lingue, piani di ascolto appositi e paralleli per bambini (permettendo ai genitori la fruizione dell’evento principale) e descrittivi per i non vedenti. Questo servizio sarà offerto per ogni evento al fine di agevolare la partecipazione delle persone con disabilità, unitamente all’accompagnamento di un numero prestabilito di persone con disabilità motoria previa verifica dell’itinerario dello spettacolo (“…ivi comprese le fasce più deboli e le persone con disabilità motorie o sensoriali nell’ottica di favorire sempre di più un’accessibilità universale del patrimonio”).
TEATRO MOBILE è poi anzitutto un modello esemplare di iniziativa “nella vasta area delle digital humanities intesa come connubio tra arte e tecnologia) ed esplorate le relative applicazioni ai diversi ambiti di ricerca che integrano discipline umanistiche e cultura digitale attraverso arte, design e uso di tecnologie evolute.
Il progetto manifesta il nostro tentativo che non è tanto quello di “spiegare il luogo e le opere che contiene” (ciò che si vede e si attraversa), ma, soprattutto, quello di proporre domande e possibili reinterpretazioni della sua essenza.
L’evento di TEATRO MOBILE vuole dare al fruitore un “ascolto speciale” che consente una fruizione nuova ed originale del luogo prescelto per il quale viene ideata un’apposita drammaturgia rendendo ogni evento assolutamente unico e site specific. L’utilizzo di alcune tecnologie fruibili dagli smartphone degli utenti, l’utilizzo massiccio nella strategia di comunicazione di web e social anche per i riscontri e le osservazioni dei fruitori, i laboratori e le attività di preparazione, i coinvolgimenti attivi di giovani, studenti e docenti fanno si che la proposta progettuale generi impatti positivi come ricadute culturali e sociali sul breve, medio e lungo periodo nonché valutando lo sviluppo dei vantaggi reciproci per i soggetti privati e per i luoghi coinvolti e, infine, individuando le buone prassi e le eventuali indicazioni di policy innescate dalle esperienze progettate.
Dalla prima annualità è prevista la collaborazione con la Comunità Ebraica di Roma mentre nella seconda si svilupperanno progetti condivisi con altre comunità etniche della città (messicana, cinese, bengalese e non solo) con particolare riferimento al rione Esquilino in cui ha sede la nostra associazione in collaborazione con le associazioni e le scuole del territorio.

 


La proposta consiste nella realizzazione di eventi offerti gratuitamente ai partecipanti (previa prenotazione on line). Quando necessario i partecipanti verranno muniti di audiocuffie sterilizzate nel punto di inizio del “viaggio” e dello smart code di accesso ai contenuti multimediali ed interattivi quando previsti.
Il progetto prevede la realizzazione di eventi compositi di fatto tutti “nuove opere” appositamente pensate ed ideate per il luogo che le ospita secondo le linee drammaturgiche di Pina Catanzariti e la supervisione registica di Marcello Cava negli eventi di produzione diretta e in quelli che vedranno protagonisti alcune delle più interessanti realtà romane dell’arte e della cultura
In ogni caso, fra tutti i vestigia e i monumenta che potevano entrare in gioco nella creazione della memoria culturale romana non possiamo dimenticare l’importanza dei luoghi…
In particolare, ad apparire di primaria importanza è il legame che unisce fra loro luoghi e racconti, tanto che solo nominare un luogo può automaticamente evocare la narrazione di un fatto, o di più fatti, che in questo luogo si sarebbero svolti. I luoghi sono insomma depositi di memoria e di memoria narrativa…. Maurizio Bettini, Roma, città della parola, Oralità Memoria Diritto Religione Poesia Einaudi 2022 p53

L’idea nuova di un’“attività culturale” innovativa come quella del Teatro Mobile appositamente ideata per la valorizzazione (nell’assoluto rispetto) del luogo “bene culturale”, è di fornire una nuova percezione, (trasformazione), del luogo “altro” in cui si entra, varcando la soglia, per scelta e necessità.
“Nuove opere” in nuove forme e con nuovi contenuti: testi appositamente tradotti, adattati o riscritti dal nostro patrimonio storico, con artisti anche giovani e di ogni “disciplina” (teatro, musica, arti visive).

Questa archeologia a posteriori permette di rintracciare i rimossi, di rivitalizzare i residui, cioè di trovare gli elementi che possono essere attualizzati e trasformati dal risveglio. Questo è il compito assegnato esplicitamente all'opera: non perseverare nella sfera del sogno, ma “trovare la costellazione del risveglio”, tentare una “dissoluzione della mitologia”. Walter Benjamin, Sul concetto di storia, Einaudi, Torino 1997

Il formato innovativo è originalissimo ma completamente non invasivo e privo di allestimenti, l’idea del movimento dell’utente (visitatore-spettatore-fruitore) che tra l’altro evita assembramenti, sovraffollamenti controproducenti sia per la sicurezza di luogo e persone sia nelle nuove eventuali misure contro epidemie virali, consente la creazione di una “nuova forma” di evento non facilmente codificabile nelle categorie abituali (lezione, spettacolo, visita, concerto). L’ascolto in cuffia non ha “impatto acustico” e non crea alcun disturbo ai visitatori tradizionali che diventano semmai involontarie “comparse” della visione di chi ascolta.
Questa pluralità di luoghi, l’eccesso che impone allo sguardo e alla descrizione (come vedere tutto? come dire tutto?) e l’effetto di “spaesamento” che ne risulta... Introducono tra il viaggiatore-spettatore e lo spazio del paesaggio che percorre o contempla una rottura che gli impedisce di vedervi un luogo, di ritrovarvisi pienamente. Marc Augé, Nonluoghi

Gli eventi non sono riproduzione o replica di precedenti esecuzioni, ma nuove produzioni site specific, ideate e pensate per i luoghi in cui si svolgeranno. Non solo: il laboratorio di preparazione che vede coinvolti regia, drammaturgia, attori e musicisti e che prevede sopralluoghi e verifiche e prove in loco, è di fatto la preparazione dell’opera nuova!

Se costruire luoghi (place-making) è un modo di costruire il passato, un venerabile strumento per fare la storia umana, esso è anche un modo per costruire tradizioni sociali e, all’interno di questo processo, identità personali e collettive Keith Basso …

I progetti prevedono quindi viaggi di ascolto dei luoghi non tanto per una spiegazione didascalica degli stessi quanto per cercarne di scoprire l’anima e il significato profondo, per conoscerli ed appropriarsene sia da visitatori che da cittadini.
non la conservazione spaziale della memoria, ma la contrario la sua invenzione… (iconatrophy)

Questi luoghi disseminati nella Città, in cui si coagulano sia la dimensione spaziale sia quella temporale, funzionavano alla maniera di veri e propri “cronotopi”: ossia quegli elementi tramite i quali, secondo la teoria di Bachtin, il tempo si rende spazialmente visibile e lo spazio si carica di risonanze temporali e storiche. Maurizio Bettini, Roma, città della parola, Oralità Memoria Diritto Religione Poesia Einaudi 2022 p56
Gli eventi in programma saranno quindi nuove produzioni site specific., numeri “zero”, eventi-pilota realizzati per gettare semi di progettualità permanenti.

Alla ricerca quindi di “Un passato non immobile, non ‘classico’, non modello: ma, proprio perché punto di incontro di tanti pensieri e immaginazioni e utopie, specchio privilegiato per le nostre riflessioni sul presente e il futuro”. (Salvatore Settis, introduzione a Utopia del Passato di Nikolaus Himmelmann).