La linea d’ombra / Cuore di tenebra
Un viaggio esistenziale di chi varca la soglia verso l’età adulta. "The Shadow Line: A Confession" è un romanzo breve di Joseph Conrad, scritto nel 1915, a ridosso della Prima Guerra Mondiale.
In questa riscrittura di Pina Catanzariti avviene l’incontro tra il giovane Conrad e il giovane Baudelaire in un’alternanza di voci inquiete e pensieri convergenti, che si misurano con le angosce tipiche della giovane età che si scontra con la vita che avanza e l’inesorabile paura della morte. La nave da incubo del nuovo capitano (e del giovane poeta) che affronta i pericoli del mare è metafora del viaggio necessario della vita.
E’ un progetto di ascolto in cuffia dove le parole dal vivo e registrate si incastrano nel dialogo concitato tra i due marinai, il nuovo capitano e il vecchio ufficiale, in un flusso sonoro, che permette allo spettatore-ascoltatore, la “visione” del viaggio impossibile lungo la linea d'ombra che sarà, in questa particolare occasione, tra gli antichi scafi e fino alla riva del lago di Nemi
Il lavoro di Teatro Mobile su Conrad è iniziato proprio al Museo delle Navi Romane di Nemi nel 2022 nell’ambito di “Memorie Antiche”: ora viene presentato in prima assoluta, in dittico con la riscrittura da “Linea d’ombra” e “Cuore di Tenebra”, e con l’intervento in walkabout di Urban Experience, nell’occasione della ricorrenza dei 100 anni dalla morte di Joseph Conrad, e dopo il suo debutto nel Museo verrà proposto in altri luoghi di Roma e d’Italia.
Appena gli occhi si posano sulla mia nave tutta la mia paura svanisce. Eccola lì. La vista del suo scafo, dell'attrezzatura mi riempie di felicità. Via l’inquietudine, la sensazione di vuoto degli ultimi tempi.
Caratteristiche dell'evento
Inizio evento | 09-06-2024 5:30 pm |
Chiusura iscrizioni | 09-06-2024 11:00 am |
Costo per persona | Evento gratuito - Ingresso al museo a pagamento |
Luogo | Museo delle Navi romane di Nemi |
Indicazioni Luogo - Museo delle Navi romane di Nemi
Il Museo venne costruito tra il 1933 e il 1939 per ospitare due gigantesche navi appartenute all’imperatore Caligola (37-41 d.C.) recuperate nelle acque del lago tra il 1929 e il 1931. È stato quindi il primo Museo in Italia ad essere costruito in funzione del contenuto, due scafi dalle misure rispettivamente di m. 71,30 x 20 e m. 73 x 24, purtroppo distrutti durante un incendio nel 1944. Riaperto nel 1953, il Museo venne nuovamente chiuso nel 1962 e infine definitivamente riaperto nel 1988.
Nel nuovo allestimento, l’ala sinistra è dedicata alle navi, delle quali sono esposti alcuni materiali, come la ricostruzione del tetto con tegole di bronzo, due ancore, il rivestimento della ruota di prua, alcune attrezzerie di bordo originali o ricostruite (una noria, una pompa a stantuffo, un bozzello, una piattaforma su cuscinetti a sfera).
Sono inoltre visibili due modelli delle navi in scala 1:5 e la ricostruzione in scala al vero dell’aposticcio di poppa della prima nave, su cui sono state posizionate le copie bronzee delle cassette con protomi ferine.
L’ala destra è invece dedicata al popolamento del territorio albano in età repubblicana e imperiale, con particolare riguardo ai luoghi di culto; vi sono esposti materiali votivi provenienti da Velletri (S. Clemente), da Campoverde (Latina) da Genzano (stipe di Pantanacci) e dal Santuario di Diana a Nemi, oltre ai materiali provenienti dalla Collezione Ruspoli.
All’interno di quest’ala è inoltre possibile ammirare un tratto musealizzato del basolato romano del clivus Virbii, che da Ariccia conduceva al Santuario di Diana.
Cast
Marcello Cava
Regista, ha messo in scena testi del repertorio classico, di grandi autori del Novecento e di autori contemporanei. Ha lavorato con molti prestigiosi attori italiani e per i principali teatri nazionali e con l’Università di Roma “La Sapienza”. Ha progettato il recupero e la valorizza- zione di molti spazi teatrali e ha realizzato con Giorgio Muratore una ricognizione dei luoghi della cultura e dello spettacolo di Roma. Ha sviluppato negli anni una serie di progetti di “teatro per i luoghi” con messinscene specifiche. Con il Teatro Mobile ha voluto sperimentare un progetto di Azione e di Transito negli spazi della Storia, della Letteratura e del Pensiero.
Pina Catanzariti
Autrice teatrale e drammaturga, ha tradotto e adattato testi di grandi autori come Ballard, Brecht, Camus, Conrad, Eschilo, Genet, Jonesco, Majakovski, Sartre, Seneca e Shakespeare. E’ l’autrice di Antigone Possibile. Insieme a Marcello Cava ha messo in moto l’associazione Teatro Mobile di cui cura le drammaturgie.
Raffaele Gangale
Raffaele Gangale, attore, si diploma presso il CSRT di Pontedera dove ha fra i suoi maestri, Jerzy Grotowsky, Eugenio Barba, Yoshi Oida, Ferdinando Taviani, Tierry Salmon. In teatro lavo-ra in Italia e all’estero con registi quali Eimuntas Nekrosius, Armando Pugliese, Roberto Bacci, Marco Baliani e Tato Russo. In cinema e televi-sione è attore in Baaria di Giuseppe Tornatore, Brancaccio di Gianfranco Albano, Squadra anti-mafia, Ultimo4 e in molte altre produzioni. Attual-mente fa parte della compagnia “La Bottega del Pane”. Collabora ed è protagonista di molti proget-ti di Teatro Mobile.
Fabrizio Parenti
Attore di cinema, televisione e teatro. Nel 2012 ha ricevuto la candidatura ai Premi UBU come miglior attore non protagonista per la sua interpretazione del poeta rivoluzionario Nikolaj Ogarëv, nel colossal teatrale di Tom Stoppard The coast of Utopia, per la regia di Marco Tullio Giordana.