ANTIGONE POSSIBILE
Antigone Possibile è ispirata alla tragedia di Sofocle: un'appassionata lezione di resistenza attiva al potere, una riflessione sul diritto e la libertà, .
Scritto in forma di poema, dove le parole e i concetti si susseguono implacabili come domande ineludibili, dà forma ai personaggi del Mito, rendendoli attuali ed umani.
In un unico flusso sonoro e mentale le loro voci diverse nel conflitto politico si compongono in una sorta di corale che moltiplica Antigone, testimone della necessità di scelte e responsabilità individuali e collettive.
Opera inedita in forma inedita: non una tradizionale messinscena ma una “visione ed ascolto” originale, secondo il format itinerante del Teatro Mobile.
Caratteristiche dell'evento
Inizio evento | 28-09-2024 7:00 pm |
Costo per persona | Evento gratuito - Ingresso al museo ad un euro! |
Cast
Marcello Cava
Regista, ha messo in scena testi del repertorio classico, di grandi autori del Novecento e di autori contemporanei. Ha lavorato con molti prestigiosi attori italiani e per i principali teatri nazionali e con l’Università di Roma “La Sapienza”. Ha progettato il recupero e la valorizza- zione di molti spazi teatrali e ha realizzato con Giorgio Muratore una ricognizione dei luoghi della cultura e dello spettacolo di Roma. Ha sviluppato negli anni una serie di progetti di “teatro per i luoghi” con messinscene specifiche. Con il Teatro Mobile ha voluto sperimentare un progetto di Azione e di Transito negli spazi della Storia, della Letteratura e del Pensiero.
Pina Catanzariti
Autrice teatrale e drammaturga, ha tradotto e adattato testi di grandi autori come Ballard, Brecht, Camus, Conrad, Eschilo, Genet, Jonesco, Majakovski, Sartre, Seneca e Shakespeare. E’ l’autrice di Antigone Possibile. Insieme a Marcello Cava ha messo in moto l’associazione Teatro Mobile di cui cura le drammaturgie.
Felice Zaccheo
Tra i più interessanti esempi della ricerca e della sperimentazione romana, musicista eclettico, cura per Teatro Mobile l’elaborazione musicale di molti dei progetti “in cuffia”. Inizia gli studi di chitarra moderna con Francis Koerber e per diversi anni si occupa di folk statunitense, di blues e funky, suonando sia la chitarra acustica che l’elettrica in varie formazioni attive negli anni '90, specializzandosi poi nella musica popolare italiana (chitarra battente, organetto, zampogna, ciaramella, tamburi a cornice) dal 2002 studia e suona mandolino e plettri in numerosi contesti, che spaziano della musica classica alla canzone romana. È attualmente uno dei pochissimi suonatori italiani di chitarra portoghese. Ha collaborato alla realizzazione di numerosi cd e di varie colonne sonore ed è uno dei session man più attivi negli ambiti della musica indipendente romana. Numerosissime le sue collaborazioni con esponenti di spicco del teatro, della canzone d'autore, della canzone romana, della musica popolare e etnica, della musica da camera, del folk, blues e rock.