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La linea d’ombra / Cuore di tenebra

Conrad 100 anni

di Pina Catanzariti regia di Marcello Cava
con: Raffaele Gangale e Fabrizio Parenti
musica dal vivo di Felice Zaccheo
produzione TEATRO MOBILE
Con walkabout di  URBAN EXPERIENCE

Un viaggio esistenziale di chi varca la soglia verso l’età adulta. "The Shadow Line: A Confession" è un romanzo breve di Joseph Conrad, scritto nel 1915, a ridosso della Prima Guerra Mondiale.

In questa riscrittura di Pina Catanzariti avviene l’incontro tra il giovane Conrad e il giovane Baudelaire in un’alternanza di voci inquiete e pensieri convergenti, che si misurano con le angosce tipiche della giovane età che si scontra con la vita che avanza e l’inesorabile paura della morte. La nave da incubo del nuovo capitano (e del giovane poeta) che affronta i pericoli del mare è metafora del viaggio necessario della vita.

E’ un progetto di ascolto in cuffia dove le parole dal vivo e registrate si incastrano nel dialogo concitato tra i due marinai, il nuovo capitano e il vecchio ufficiale, in un flusso sonoro, che permette allo spettatore-ascoltatore, la “visione” del viaggio impossibile lungo la linea d'ombra che sarà, in questa particolare occasione, tra gli antichi scafi e fino alla riva del lago di Nemi

Il lavoro di Teatro Mobile su Conrad è iniziato proprio al Museo delle Navi Romane di Nemi nel 2022 nell’ambito di “Memorie Antiche”: ora viene presentato in prima assoluta, in dittico con la riscrittura da “Linea d’ombra” e “Cuore di Tenebra”, e con l’intervento in walkabout di Urban Experience, nell’occasione della ricorrenza dei 100 anni dalla morte di Joseph Conrad, e dopo il suo debutto nel Museo verrà proposto in altri luoghi di Roma e d’Italia.

Appena gli occhi si posano sulla mia nave tutta la mia paura svanisce. Eccola lì. La vista del suo scafo, dell'attrezzatura mi riempie di felicità. Via l’inquietudine, la sensazione di vuoto degli ultimi tempi.

Inizia da Nemi il progetto sull’Eneide di Paolo Musio nell’occasione degli ottanta anni dall’incendio delle navi romane nel Museo, che verrà ricordato nell'epilogo in walkabout di Urban Experience, dalla Direttrice del Museo Daniela De Angelis. Il walkabout di Carlo Infante rileverà queste chiavi che riguardano la "catabasi" (dal greco katábasis: katá ‘giù’ e básis ‘cammino’) di Enea che ci trascina negli inferi delle nostre coscienze (come evidenziò Frazer de "Il ramo d'oro").

Sotto il legname bagnato scintilla la stoppa,   /   vomita tardo fumo, un lento calore corrode  / le chiglie, serpeggia per tutto il corpo la peste, profonda.  / E subito, nera, con improvviso rovescio,  /  senza misura infuria tempesta,  / le navi colme traboccano, semibruciato si inzuppa   /   il legno: fin che tutto il fuoco fu spento e le navi   / tutte rimasero salve, tranne quattro perdute.